Sara Zanghì

Periodico Noi Donne – marzo 1999

Tra sé e il mondo
Recensione del libro La Conversazione
La cifra del libro di Marina Mariani è nell’apertura di squarci di luce sulla storia passata e sull’oggi. Luce che i versi attingono dal linguaggio della conversazione, da metafore del quotidiano, per non rompere il filo della comunicazione con il quale forse è ancora possibile capire, interrogarsi insieme. Parola antieloquente quindi, intrisa da un’ironia che viene da lontano, che si colora di sfumature, ora amare ora affettuose, che l’autrice non nasconde: tra sé e il mondo sta una salda consapevolezza che le fa percepire il proprio dolore come scheggia della durezza esistenziale umana. E allora il verso irrompe forte e categorico, pur mantenendo l’andatura pacata del ritmo nella quale corre una quasi incredula meraviglia per aver tanto conosciuto. Marina Mariani non si sofferma sull’io, ne distoglie lo sguardo per rivolgerlo alle epifanie del collettivo: ne emergono immagini dissotterrate dalla memoria per comprendere e costruire un senso anche se “con le parole costruiamo case di sabbia/ ripari esposti al vento –
provvisori”, anche se”lontano c’è il mare e ci sono isole/che forse è inutile cercare”.